Una sala d’attesa dove le persone sfogliano documenti, contano le buste paga e si scambiano sguardi stanchi: è l’immagine che anticipa l’apertura degli sportelli dedicati al contrasto del debito familiare. Da lunedì 15 settembre prende avvio un servizio pensato per chi non ce la fa più a tenere il passo delle rate e cerca un orientamento pratico. Non è una promessa teorica: si tratta di un circuito di sportelli fisici e di un punto di primo contatto nazionale che mira a offrire consulenza concreta e senza costi. Chi arriva qui trova professionisti formati, materiali informativi e la possibilità di essere guidato verso strumenti di gestione o soluzioni legali.
Sportelli attivi dal 15 settembre
La rete di accoglienza è frutto del coordinamento di Adiconsum e della collaborazione con il Movimento Difesa del Cittadino, in un progetto finanziato dall’Unione europea. Il piano, noto come progetto Feeling, unisce educazione finanziaria e assistenza gratuita rivolte alle famiglie. Dopo la fase di formazione degli operatori, saranno attivi dieci sportelli fisici distribuiti sul territorio; chi cerca aiuto potrà essere indirizzato tramite il Punto di contatto nazionale o fissare un appuntamento via mail. Un dettaglio che molti sottovalutano: portare con sé estratti conto, comunicazioni bancarie e piani di rimborso accelera molto la prima consulenza, lo raccontano gli operatori impegnati nella formazione.

Gli sportelli non sono solo punti di ascolto. Offrono analisi della situazione debitoria, orientamento verso procedure di composizione della crisi e materiale formativo su come riorganizzare il bilancio familiare. Allo stesso tempo, il progetto punta a creare una rete capillare che faciliti il rimando a servizi legali o a percorsi di salute mentale quando lo stress da debito incide sulla vita quotidiana. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno, quando le spese correnti aumentano, qui viene affrontato in modo continuativo e strutturato.
Dimensioni del fenomeno e servizi offerti
La fotografia del sovraindebitamento in Italia mostra numeri pesanti. Secondo ricerche promosse in ambito pubblico, oltre un milione di cittadini sono in una condizione di sovraindebitamento cronico, incapaci di fronteggiare le rate in scadenza, mentre altri milioni sono in ritardo nei pagamenti. I dati segnalano che una quota significativa ha debiti molto elevati e più finanziamenti attivi: quasi la metà delle persone in difficoltà ha fra tre e cinque prestiti, e una parte sostanziale supera le mille euro di rate mensili. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’impatto sulla salute: la rinuncia a cure e farmaci è una conseguenza concreta, così come i disturbi del sonno legati all’ansia da debito.
Per questo i servizi proposti sono pensati su più livelli. Oltre all’orientamento e all’analisi del debito, gli sportelli supportano nella predisposizione della documentazione necessaria per le procedure di composizione della crisi e mettono in contatto con assistenza legale e percorsi di sostegno psicologico. Per mettersi in contatto con la rete è disponibile il Punto di contatto nazionale al numero 800.16.16.47, oppure si può prenotare un appuntamento via email presso gli sportelli locali: queste vie servono a ridurre l’isolamento delle famiglie e a rendere più rapido il primo intervento.
Il monitoraggio del progetto sarà fondamentale: nei primi mesi verranno valutati i flussi, l’efficacia degli interventi e le necessità territoriali per estendere la copertura. Un dato pratico rimane: chi si presenta con documenti ordinati ottiene indicazioni più precise e soluzioni più rapide, e questo può fare la differenza nella gestione di una crisi che, per molti, pesa sulla vita quotidiana.
